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23 luglio 2015

Il primo giorno d'Estate

Certi angolini di Roma sembrano stradine di paese: il vociare confuso, i portoni spalancati, il verso costante delle cicale. La gente si muove in bici oppure cammina a passo lento, si ferma a chiacchierare - si aspettano gli amici seduti sui gradini della Chiesa.
Il primo giorno d'Estate si prevedevano cielo grigio e temperature inconstanti, invece il sole non si è risparmiato affatto, scottava forte sulla pelle, l'aria era quella azzurra ma densa tipica delle mattinate estive.
Qualcuno, da qualche parte, ascoltava la colonna sonora del Postino - la finestra socchiusa permetteva che la melodia si riversasse per i vicoli, sembrava quasi possibile, svoltato l'angolo, farsi sorprendere dal colore e dal profumo del mare. Arrivata a me, la musica era appena un sussurro: non eravamo su un'isola, eppure la malinconia si è fatta subito più dolce.
Una donna di fronte a una vetrina pareva attendere qualcuno o forse qualcosa, il cappello e gli occhiali da sole a nascondere lo sguardo, le braccia incrociate sul petto come a proteggere i pensieri.
Questo è il mio primo rullino in bianco e nero, montato un pomeriggio di pioggia in cui la realtà pareva in bianco e nero già di suo. Avevo ancora molte pose a disposizione quel primo giorno d'Estate, ho scattato senza aspettarmi molto, dispiaciuta di non poterne catturare i colori. Forse, dopotutto, era il momento più opportuno - il modo più dolce per raccontare quella luce, quella quiete.











18 aprile 2015

In cerca delle parole

L'estate scorsa il significato delle parole è venuto meno, all'improvviso - o quasi.
Leggevo giorno e notte, nella speranza di ritrovarle tra le pagine, o di scoprirne di nuove. Alla realtà senza significati e conseguentemente senza respiro, preferivo la quiete dei libri.
Sono andata in cerca delle parole. Ho preso un treno che in realtà erano tre, e Mantova mi ha abbracciato forte con la sua luce.








5 febbraio 2015

Come negli inverni delle favole

E' il 28 dicembre e nell'aria di Innsbruck si respira ancora un po' di Natale.
La prima neve imbianca i tetti delle case colorate e attutisce suoni, colori, sensazioni. Nei cieli color latte lo sguardo si perde, anche le parole vengono meno - ma di questi tempi non è difficile che accada.
I sorrisi sono sinceri, le mani fredde. Il cuore, caldo.